Mostra “Stanze delle meraviglie”

Da sempre esploratori e scienziati cedono alla tentazione di portare a casa dei souvenir. Alcune di queste collezioni, custodite nei depositi dei musei, sono meravigliose e illuminanti. Altre sono nella parte più nascosta della nostra mente, del nostro cuore, dei nostri pensieri, alcune non si vedranno mai, altre non si sono ancora viste.
Che si tratti di un retaggio del passato di cacciatori-raccoglitori, o del bisogno di creare ordine nel caos, oppure del semplice desiderio di tenere per sé qualcuno o qualcosa, la sete di possesso è un segno distintivo della psiche umana. Ma si rischia la patologia. 
Coloro che accumulano in modo compulsivo danno un valore a ogni genere di cosa, mentre altri si fissano su una sola. Sul grande e sterminato tema delle Stanze delle meraviglie ha scritto Stephen Jay Gould, teorico dell’evoluzione, “la passione per il collezionismo è un lavoro a tempo pieno, una sorta di ossessione benedetta”.
Ecco, è partita da qui la nostra riflessione in un viaggio tra l’onirico e l’astratto, attraversando mondi e culture, progetto e artigianalità, saperi e conoscenze. 
Dall’11 al 26 ottobre lo Spazio Culturale Antonio Ratti di Como ospiterà la mostra “Stanze delle meraviglie” realizzata nell’ambito della settima edizione di comON, progetto promosso da Unindustria Como con lo scopo di avvicinare i giovani creativi alle eccellenze produttive di tessile e design presenti nel territorio di Como. 
La mostra esporrà i progetti realizzati negli ultimi mesi dagli studenti delle principali università di moda italiane e da quelli di alcune scuole superiori locali. comON da sempre coinvolge in maniera molto attiva gli studenti delle scuole, facendoli lavorare a progetti in linea con il tema di ciascuna edizione – seguiti da tutor - e stimolandoli verso la ricerca di nuove proposte.
Il tema di questa edizione è l’innovazione: l’obiettivo per i ragazzi è stato quindi quello di ideare progetti innovativi, andando oltre le convenzioni, oltre il già visto, oltre i materiali comunemente usati, per trovare nuove soluzioni e sperimentare nuovi utilizzi. 
A ciascuna scuola è stato assegnato un tema collegato all’ambito della natura e del mondo animale, da cui prendere ispirazione per la creazione degli outfit: per l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli il tema è “Armor”, le corazze e le texture del mondo animale, mentre per l’ISIS di Setificio Paolo Carcano di Como i temi sono sia “Armor” che “Wild”, l’anima pura dell’animale, la forza, la rapidità, l’astuzia; per l’Istituto Secoli di Milano e l’IIS Leonardo Da Vinci-Ripamonti di Como il tema è “Volumes”, i volumi e le misure estreme; per Naba Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e il Centro Studi Casnati di Como “Underwater”, gli abissi che celano creature fantastiche e oniriche mai immaginate; per il Politecnico di Milano e l’ISA Fausto Melotti di Cantù “Fantasy Birds”, le espressioni più curiose, i piumaggi eccentrici e gli accostamenti che solo le creature dell’aria possono offrire; per l’Istituto Marangoni di Milano e il Sams di Lugano “Microworld”, tutto ciò che è riconducibile a piccole dimensioni ma di grande fascino.
In particolare, gli studenti delle Università hanno progettato dei veri e propri outfit uomo/donna, mentre gli studenti delle scuole superiori coinvolte hanno lavorato per realizzare dei cappelli, seguiti dalla referente del progetto Scuole di comON, Cristina Viganò, e dal tutor del progetto, Monica Sampietro.
In entrambe le esperienze i ragazzi hanno dovuto reinventare i concetti di outfit e di cappello, utilizzando materiali inusuali, non più solo tessili, ma anche tecnologici, e processi d’esecuzione inediti, fino quasi a trasformare i capi di abbigliamento in creature fantastiche e misteriose. 
L’allestimento della mostra prevede un susseguirsi di “stanze delle meraviglie” ispirate ad un elemento naturale e animale, dove le realizzazioni delle università – mondi velati, un po’ animali e un po’ outfit -  verranno racchiusi all’interno di uno spazio che diventa quasi un bozzolo.
Per i lavori delle scuole superiori, invece, la proposta è più interattiva: i visitatori infatti potranno interagire liberamente con le creazioni esposte, indossando i cappelli realizzati e scattando dei selfie da postare come #comon.
Una giuria - composta da Fulvio Alvisi, Serena Brivio, Margherita Rosina, Claudio Taiana, Cristina Viganò - selezionerà le opere migliori.
I lavori delle Università verranno valutati attraverso tre criteri: creatività, come originalità del concept, innovazione, come utilizzo di materiali tecnologici, e interpretazione, come attinenza al tema. Per ciascuno dei tre criteri verrà stilata una graduatoria.
La giuria voterà poi anche il miglior cappello realizzato da ciascuna delle cinque scuole medie superiori partecipanti, scelto tra i più creativi e coerenti con il tema assegnato.
I vincitori verranno premiati domenica 12 ottobre nel corso dell’evento conclusivo della Settimana della Creatività di comON a Villa del Grumello. 
Molte le aziende che hanno fornito alle scuole i materiali e i tessuti per la realizzazione delle opere esposte: ITS Artea, CFM, Base (Fibertech), Tintoria Lomazzi, Limonta, Saati, Seterie Argenti.

La mostra rimarrà aperta fino al 26 ottobre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle 15.00, il sabato dalle 10.30 alle 18.30 e la domenica dalle 14.00 alle 18.00.
Ingresso libero.